Colà

Colà fa parte del Comune di Lazise a partire dal XIX secolo ed è ricordata soprattutto per il suo ruolo nell’accogliere i feriti della battaglia di Custoza, avvenuta nel 1866.

Una passeggiata in questi luoghi rilassa la mente e allieta gli occhi; pittoreschi muri in ciottolo caratterizzano il paesaggio delle colline moreniche, suddividendo in modo naturale i confini delle tenute rurali e delle grandi ville.

Villa Dei Cedri

La Villa dei Cedri è l’edificio storico più prestigioso tra quelli compresi all’interno del Parco Termale del Garda, costruita tra la fine del settecento e l’inizio dell’ottocento. Si tratta di una villa neoclassica, che richiama più lo stile lombardo di quello veneto. È attribuita all’architetto Luigi Canonica (Tesserete, Lugano 1762 – Milano 1844) che fu nominato da Napoleone architetto di Stato e sovraintendente. A lui si devono fra gli altri i progetti del Foro Bonaparte, l’Arena di Milano, Teatro. La Villa è stata restaurata e sono state ricavate 27 stanze ai piani di varie metrature.

La facciata principale a nord è lunga 40 mt. Ed è rivolta verso il Parco con tre grandi porte finestre al piano terra che danno accesso alla “sala ovale”. Nel timpano si nota lo stemma dei Miniscalchi Erizzo, un’ illustre nobile famiglia di origini bergamasche trasferitasi a Verona negli anni della dominazione Viscontea (1388-1404). La famiglia dei Miniscalchi Erizzo imparentata con un doge veneziano e proprietaria di un monumentale palazzo a piazza delle Erbe a Verona, fece costruire la Villa dei Cedri in stile neoclassico alla fine del settecento e ne rimase proprietaria sino ai primi del novecento. All’interno si notano i pregevoli portali di marmo verde dell’ingresso, una fontana-edicola in rosso veronese, statue, tracce di affreschi e splendide sale da bagno.

Miniscalchi Erizzo subentrarono ai Moscardo che la acquistarono a loro volta dai Sansebastiani verso la metà del settecento. La forma e il disegno del Parco si devono probabilmente ai Moscardo, completati successivamente dai Miniscalchi Erizzo. Le note tematiche sono arcadico – settecentesche, con uno sviluppo arioso di percorsi e spazi aperti che saranno tipici del giardino ottocentesco. In un prezioso album fotografico di Richard Lotze del 1860, presso il Museo dei Miniscalchi di Verona, figurano alcune immagini del parco, la cui ricchezza floristica è rimasta immutata nel tempo. Centocinquanta cedri (Cedrus atlantica, C. atlantica “Glauca “, C. deodara) e poi Abies alba, nordmannica, Pinus nigra, P. excelsa,, Fragus sylvatica, P. “Purpurea Pendula”, Liquidambar styraciflua, Taxus baccata e T. bacctla “Frastigiata”) sono alcune delle specie presenti. Presso la Villa Moscardo, risalente al XV secolo, si trova una lapide che attesta il passaggio dell’imperatore Carlo V il 21 aprile del 1530. Anche Villa dei Cedri è stata teatro di avvenimenti storici. Infatti nel settembre 1943, dopo l’armistizio, divento’ il comando generale tedesco dell’Italia del Nord, comando che fu affidato al Feld Maresciallo Erwin Rommel, mentre il comando del Sud Italia fu affidato al Feld Maresciallo Kesserling con sede a Roma.